Un bimestrale distribuito anche in libreria e che andrà oltre l'attualità, legando lo sport ad altri campi come la letteratura, il cinema, lo spettacolo, le arti e la società in generale. Ma senza dimenticare i temi più strettamente tennistici, le interviste ai grandi (e piccoli) protagonisti del presente e del passato, la tecnica, le opinioni sulle questioni più vive. Un saggio lo avete già in questo numero, che noi consideriamo una sorta di numero zero, con l'intervista di Sandro Veronesi a Boris Becker e la suggestiva apertura affidata a Francesco Piccolo. Due grandi scrittori italiani, due premi Strega, a cui si affiancano firme di prestigio vecchie e nuove.
Nel numero in lavorazione, in uscita a febbraio, ospiteremo Alessandro Baricco, Gerard Marzorati (firma del New York Times Magazine e del New Yorker) e altri autori, anche stranieri, seguiranno; introdurremo nuove rubriche, altre, che non trovate nel numero di ottobre-novembre, ritorneranno in veste diversa. Anche il sito internet conoscerà un profondo restyling, qui ritroverete i video delle prove tecniche che rappresentano una parte importante del nostro dna. Un rinnovamento, una rivoluzione, come dicevo, che lega la tradizione de Il Tennis Italiano ad una navigazione inedita e, per quanto mi riguarda, entusiasmante.
Mi fermo qui, rinnovando l'invito a condividere nei prossimi mesi la vostra opinione, le vostre critiche e (speriamo) i vostri apprezzamenti. Ringrazio Sportcom per la fiducia che mi ha dimostrato nel 2020 affidandomi la direzione, e Domenico Procacci per quella che mi rinnova: l'augurio è di avere davanti anni meno terribili di quelli che purtroppo stiamo ancora attraversando. Ringrazio soprattutto la formidabile 'squadra' che mi ha accompagnato con generosità in questa avventura e che in buona parte parteciperà anche alla nuova, e voi lettori e amici de Il Tennis Italiano. Senza di voi, nessuna navigazione sarebbe possibile.