Sono stati scritti tanti libri e probabilmente saranno anche girati film (lo speriamo un po’ tutti) sulla carriera di Sua Maestà Roger Federer. Un’icona del tennis, forse il più grande giocatore di tutti i tempi, al di là dei numeri, dei record, degli Slam.
Un giocatore, un uomo, un campione, unico, irripetibile. Della sua storia entrano a far parte di diritto anche le sue fide compagne di avventura, le sue racchette. Che lo hanno aiutato a riempire la sua bacheca: 103 trofei vinti, 20 tornei dello Slam, una Coppa Davis, una medaglia d’oro olimpica. Con loro ha sempre deliziato il pubblico con le sue giocate, in ogni angolo del globo. Per oltre 21 anni di carriera, tutte griffate Wilson.
Roger si è presentato al grande pubblico con la racchetta del suo idolo, Pete Sampras, con il quale si è anche scontrato nello storico match di Wimbledon 2001, che per tutti ha segnato il passaggio del testimone. Una racchetta che, tra gli altri, usavano anche Stefan Edberg e Jim Courier: la Wilson Pro Staff 6.0 85.
Un telaio a dir poco proibitivo. 85 pollici quadrati di ovale, profilo sottilissimo da 17 millimetri, peso importante (senza corde) da 340 grammi bilanciato a 30,5 centimetri; 62 punti di rigidità, schema corde 16x18. E incordatura interamente in budello naturale.
In realtà i più appassionati ed esperti sostengono che le Pro Staff 85 di Pistol Pete provenissero dalla fabbrica di Saint Vincent (un’isola dei Caraibi) mentre quelle del giovane Ruggero erano Made in China. “Con questo attrezzo - ha detto lo stesso Roger in un’intervista - ho iniziato a giocare, forse anche troppo presto, a 14 anni. Era molto pesante, ma mi piaceva talmente tanto che l’ho tenuta addirittura fino al 2002”. E noi con quel telaio ce lo ricordiamo vincitore al Palalido di Milano.
All’inizio del 2002 Roger si presentò con una nuova Wilson: Hyper Pro Staff 6.1, con una livrea silver. In realtà stava continuando ad usare la sua 85; la versione in commercio di questa nuova Hyper Pro Staff era addirittura da 95 pollici quadrati. Solo al Roland Garros di quell’anno Federer aumentò il suo ovale passando a un piatto da 90 pollici quadrati, con Hyper Pro Staff 6.0 Yellow. Nel 2003 poi fu la volta della Pro Staff Tour 90. “Da 85 a 90 pollici quadrati il cambio di ovale è stato importante. Pro Staff Tour 90 è la racchetta con cui sono entrato nei top ten, ci sono molto affezionato; ci ho vinto il mio primo Wimbledon, nel 2003. E ho cominciato a cambiare i settaggi dell’incordatura”. Tra l’altro si è aggiunta anche una corda orizzontale, perché il pattern è diventato da quel momento 16x19. Per quanto riguarda le corde, RF ha optato per la soluzione ibrida ma reverse, al contrario: budello Wilson Natural Gut sulle verticali e monofilamento (Luxilon Alu Power) sulle orizzontali; un settaggio scoperto quasi per caso, ma a cui poi si ispireranno molti altri suoi colleghi.