Dopo tanti interrogativi, il fondo di aiuto per i giocatori ATP e WTA è diventato concreto. Nel weekend tennisti e tenniste hanno infatti ricevuto comunicazioni dalle rispettive associazioni che hanno svelato le cifre e le modalità di erogazione. Come preventivabile, l’opinione si è divisa; d’altronde accontentare tutti è sempre difficile in queste situazioni, dove non si possono prendere in esame i singoli casi. Per parlare del pacchetto di aiuti dell’ATP, abbiamo contattato Daniele Silvestre, coach di Federico Gaio, attualmente numero 130 del mondo che beneficerà dell’operazione. “Domenica sera alcuni giocatori hanno ricevuto questa mail, tra questi c’è anche Gaio che rientra nell’elenco degli aventi diritto all’aiuto. Secondo me fare operazioni di questo genere non è mai facile perché ci sono molti fattori in ballo - l’opinione di coach Silvestre - Trovo corretto che a dispetto della classifica siano stati tenuti in considerazione anche i guadagni. Comunque alcuni giocatori sono stati a lungo in top 100 e sono solidi economicamente, a differenza di altri. In generale credo la cosa sia stata ben studiata e per quanto possa essere un sostegno minimo siamo soddisfatti”.
Sulla questione Silvestre ha un’opinione ben precisa come continua a spiegare: “Questo aiuto è ben accetto, però nonostante non si viaggi, non si deve pensare che un giocatore non abbia spese. Io faccio l’esempio di Gaio perché lavoro con lui, è chiaro che Federico abbia impegni economici differenti con coach e staff rispetto al 490 del mondo. I tennisti gestiscono una situazione surreale e da allenarsi seriamente nelle cinque settimane di preparazione invernale, passano a cinque mesi almeno di lavoro e lo staff va pagato - prosegue l’analisi - Se non hai disponibilità economiche diventa difficile gestire questo periodo, in alcuni casi il tecnico può investire su un giocatore anche in virtù del rapporto affettivo; ma non in tutti i casi succederà”. Il tecnico del tennista di Faenza rivela anche come i colleghi hanno accolto la novità: “Abbiamo una chat comune con vari ragazzi ed in generale c’è soddisfazione, anche perché si parla di un primo intervento. Naturalmente qualche scontento ci sarà sempre in questi casi, però in generale per me è un intervento positivo”.