ON COURT
Quando si parla di monofilamenti, bisogna fare attenzione ad alcune caratteristiche e situazioni. Essendo corde piuttosto rigide e che tendono a essere molto performanti appena montate, con grande possibilità di imprimere spin alla palla, ma che perdono velocemente le loro peculiarità, le prime qualità che colpiscono nella Magic 1.30 sono la morbidezza e il comfort all'impatto, caratteristiche non esattamente scontate in un monofilo. La palla esce rapida (infatti si trova subito un buon feeling e profondità nei colpi) ma si avverte una viva sensibilità anche quando si usano le rotazioni o i colpi di tocco. Insomma, sensibilità (quasi) da multifilo, aggressività e rotazioni classiche del mono, senza troppi rischi di eccessivi shock da impatto, se il braccio è comunque ben allenato. Resta, come tutti i monofili, una corda destinata ad un pubblico agonista, o comunque dotato di un braccio capace di spingere. Va inoltre sottolineata la tenuta di tensione, perfino sorprendente per questo genere di armeggi: i dati di laboratorio del Pro-t-One String Lab sono evidenti, confermati da quelli dell'ERT 3000 e dalle sensazioni di gioco. Ideale resta comunque partire da tensioni basse, anche sotto i 20 kg, e senza mai andare oltre i 22 kg.
MONOFILAMENTO
Costruite generalmente in poliestere (e più raramente in nylon), in un mondo (del tennis) perfetto, non avrebbero una diffusione così planetaria. Invece, siccome è la tipologia di corda più amata dai professionisti, ormai ha conquistato una bella fetta del mercato globale, nonostante siano armeggi rigidi che offrono gran controllo e resistenza ma che necessitano di un braccio forte e allenato, altrimenti vibrazioni e shock da impatto possono procurare danni. Va tenuto presente che generalmente si tratta di corde che tendono a perdere rapidamente e in maniera costante le loro peculiarità: i professionisti le cambiano dopo ogni match o allenamento (qualcuno anche a ogni cambio palle, quindi ogni nove game), un lusso che difficilmente un giocatore di club può permettersi. Se però riuscite a gestirle, allora potrete picchiare a vostro piacimento, ricevendo in cambio controllo, rotazioni e angolazioni impressionanti. Inutile salire troppo con la tensione (21-22 kg è una media accettabile) per non irrigidire eccessivamente il piatto corde.
Per ulteriori informazione visitare il sito www.stringproject.it.