UN PAIO DI PUNTI GIRATI MALE
Quando il terzo set sembrava a un passo, ha commesso l'errore più grave della partita. Tie-break, 5-4, due servizi a disposizione. Sul primo punto, ha messo in rete una volèe non impossibile. Paolo aveva nel braccio la qualità per tirare un colpo ben più incisivo. Nel punto successivo, sul 5-5, c'è andato più deciso ma il francese si è inventato un clamoroso pallonetto in controbalzo. Sotto 2 set a 1, la scalata diventava troppo ripida, ma Lorenzi provava ugualmente a percorrerla, rimontando un break di svantaggio e trascinando Monfils al secondo tie-break consecutivo. Anche stavolta andava avanti (3-1), ma la sua spinta propulsiva si fermava lì ed era Monfils a pescare il terzo turno. Il 2018 è una stagione complicata per il senese: sfiorati i top-30 nel 2017, oggi è sceso al numero 86 anche a causa di un infortunio che gli ha fatto saltare qualche torneo, e impedendogli di rendere al meglio in altri. Adesso ha ritrovato la forma e magari smetterà di pensare all'età che avanza (a dicembre saranno 37 anni). D'altra parte, con esempi d'oro come Roger Federer e Serena Williams, può tranquillamente esserci spazio per Paolo Lorenzi tra i top-100. Aveva cercato di ridurre l'attività nei tornei Challenger, ma adesso è probabile che ne torni a giocare qualcuno. La recente finale all'Aquila ha un significato importante: significa che è ancora in grado di raccogliere punti-cuscinetto che dovrebbero consentirgli di mantenere un buon ranking. Lo merita in virtù di un'integrità e un comportamento sempre impeccabile. Un rappresentante di cui andare fieri.
WIMBLEDON UOMINI – Secondo Turno
Gael Monfils (FRA) b. Paolo Lorenzi (ITA) 3-6 6-3 7-6 7-6