di Enzo Anderloni
All’epoca del Gangnam Style, video hit tormentone visualizzato su YouTube oltre un miliardo e 600 milioni di volte, noi del tennis rispondiamo con tre grandi, formidabili tendenze: Roger Style, Nole Style, Rafa Style.
Non modi di ballare ma straordinari modi di giocare che hanno portato tre supercampioni come Roger Federer, Novak “Nole” Djokovic e Rafael “Rafa” Nadal a conquistare 34 degli ultimi 40 tornei del Grande Slam (17 Roger, 11 Rafa, 6 Nole) dominando in modo assoluto l’ultimo decennio tennistico. Grandi personaggi che hanno contribuito a rendere ancora più popolare lo sport della racchetta con il loro modo di giocare, molto peculiare.
Prima venne Roger Federer con la sua classe assoluta. Il giocatore più forte di tutti i tempi, maestro di tecnica dal bagaglio inesauribile, in grado di ottenere potenza devastante senza sforzo apparente, grazie a rapidità di gambe e braccio e a un timing senza confronto. Un campione vincente in tutte le zone del campo, da fondo come a rete, capace di alternare rotazioni in top spin e tagli micidiali col backspin di rovescio; di giocare morbide smorzate e volée definitive. L’emblema del tennista completo, Roger Style.
Sulla sua strada ha trovato la nemesi, soprattutto sui campi in terra battuta: Rafael Nadal, il più grande arrotatore da fondocampo di tutti i tempi. Mancino, potente, velocissimo, Rafa fa fare alla palla migliaia di giri su se stessa al minuto. E la sfera di feltro e caucciù, spazzolata dalla sua racchetta, si impenna e schizza via spesso impossibile da ribattere. Una volta chi arrotava da fondocampo era considerato un regolarista, uno che puntava non sbagliare. Nadal ha rivoluzionato questo gioco, esplodendo dei tremendi ganci arrotati su qualsiasi palla, meno che incisiva, che ricadesse dalla sua parte. Colpi vincenti, altro che regolarità asfissiante stile Borg o Vilas. E’ il simbolo del moderno attaccante da fondocampo in top spin, che può vincere ovunque ma diventa quasi insuperabile sui campi rossi. Incarna il Rafa Style.
Dopo di loro, la sintesi più micidiale, uno che ha saputo vincere su ogni superficie, erba compresa rimanendo a fondo come Rafa ma picchiando fortissimo e veloce come Roger: Novak Djokovic. Rovescio a due mani di piatto che fulmina, diritto appena coperto a stringere angoli e spazzolare lungo linea, gambe di gomma, piedi che scivolano anche sul cemento il serbo, n.1 del mondo, batte a 200 kmh e poi prende l’inerzia del gioco picchiando forte sulle diagonali. E lo stesso riesce a fare con la risposta al servizio, la migliore in assoluto. Esprime la quintessenza del moderno attaccante da fondocampo, che gioca prevalentemente di piatto: Nole Style.
Intorno a questi stili e alle sovrapposizioni tra essi si gioca la grande partita del tennis di oggi.
I grandi produttori di racchette (ma anche di corde, di scarpe, di accessori e di palle) hanno lavorato per offrire una gamma sfaccettatissima di prodotti in grado di offrire qualcosa in più a ciascun giocatore in base al suo livello di gioco e ma soprattutto alle sue caratteristiche tecniche e fisiche. Al suo stile. La difficoltà è quella di far sì che il tennista e la sua racchetta (e la corda, la scarpa ecc. ecc.) si incontrino tra la folla delle possibilità. Perché ciò avvenga serve una Guida, che aiuti a selezionare, dia un orientamento.
