Jannik Sinner ai raggi x: l'analisi del suo gioco

Due ottimi fondamentali, prima palla a 200 all’ora. Ma per fare il salto di qualità Jannik deve variare e scendere più a rete

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Foto Ray Giubilo

Dopo aver vinto le Atp Next Gen Finals, il nome di Jannik Sinner ha iniziato a circolare ancora più insistentemente tra gli addetti ai lavori. Ma quali sono le qualità che hanno spinto tutti a pronosticargli un futuro da campione, e cosa potrebbe aggiungere ulteriormente al suo gioco per far si che diventi ancora più imprevedibile sul campo? Dal punto di vista tecnico i fondamentali sono già ora di altissimo livello. L’attenzione maniacale con la quale Riccardo Piatti ed il suo staff lavorano su questi aspetti, unita ad un materiale umano di grande qualità, ha fatto si che tra diritto e rovescio ci sia pochissima differenza (come detto anche da Federer), e che il servizio raggiunga già punte oltre i 200 km/h.

L’esecuzione del diritto è semplice ed efficace. L’arretramento iniziale della racchetta avviene tramite il supporto della mano sinistra, in modo da agevolare la separazione tra spalle e anche, e permettere al braccio destro di rimanere in decontrazione. La testa della racchetta è alta, per agevolare la caduta in fase di accelerazione e facilitare l’esecuzione di un movimento circolare. Nel momento del massimo caricamento trova una buona ampiezza, con il braccio non dominante che rimane parallelo al campo, per assicurarsi una corretta distanza dalla palla. L’impatto avviene con il braccio leggermente piegato, con la mano sinistra più o meno in linea con la palla, in modo da favorire stabilità ed equilibrio del corpo. Ottimo anche il finale, con il braccio che attraversa bene la traiettoria della palla, e con il gomito che “punta” il campo avversario, posizionandosi sopra il piano delle spalle. Si trova in leggera difficoltà quando deve correre per difendersi con questo colpo. Finisce talvolta per perdere campo non trovando profondità sufficiente.

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Foto Ray Giubilo

Nella bellissima sequenza (sopra) possiamo ammirare lo splendido rovescio bimane di Jannik. Colpo che gioca con grande naturalezza in ogni situazione di gioco e col quale molto difficilmente perde campo.

Anche in questo fondamentale vediamo come la testa della racchetta sia alta per gli stessi motivi di cui abbiamo parlato nel diritto e di come sia importante il lavoro del braccio sinistro sia in fase di arretramento della racchetta sia nell’attacco alla palla (foto 4). Molto interessante anche il lavoro della parte inferiore del corpo. Nelle prime due foto vediamo come il peso del corpo sia sulla gamba posteriore, pronto ad essere trasferito sulla palla al momento dell’impatto. Gli appoggi ben larghi danno maggior forza ed equilibrio. Impatto con braccia leggermente piegate (foto 5) e ottimo lavoro del braccio sinistro che attraversa la palla (foto 6) e porta il gomito a compiere la stessa operazione spiegata in precedenza, con il braccio destro invece che si trova ben distante dal corpo (foto 7).

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Foto Ray Giubilo

Buona anche la dinamica del servizio che effettua eseguendo il foot up, ovvero con il piede posteriore che si avvicina a quello anteriore. La pallina viene lanciata quando il peso del corpo si trova ancora sulla gamba posteriore, e nel momento del massimo caricamento il braccio sinistro punta correttamente la palla in verticale per ottenere il massimo controllo dell’equilibrio e delle due separazioni anche-spalle (orizzontale e verticale). Corretta anche la fase di impatto, a ore 12 sulla prima piatta e leggermente più a sinistra sul kick. A dimostrazione che potrebbe trovare ancora più spinta con la gamba posteriore c’è il finale in posizione “arabesca”, con la gamba destra che “calcia” leggermente troppo verso destra. Come abbiamo visto, a parte qualche piccolo dettaglio sul servizio, dal punto di vista tecnico per quanto riguarda i tre colpi fondamentali c’è poco da migliorare.

Riesce ad essere piuttosto efficace anche in risposta, con movimenti brevi e reattivi nonostante le lunghe leve. Rovescio in back e volée possono progredire, ma in questo verrà aiutato anche dalla frequenza con la quale si affiderà a queste soluzioni in partita. Tatticamente le prime partite dell’anno hanno evidenziato come gli avversari abbiano iniziato a studiarlo attentamente, portandolo a giocare fuori dalle zone di comfort e arginando più possibile i suoi colpi molto potenti. Dovrà cercare ancora maggior incisività con il servizio, dove sarà aiutato anche dal completamento dello sviluppo fisico, e maggiori variazioni sia nello scambio da fondo che con qualche discesa a rete in più“.

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