17 January 2013

È scoccata l'ora della Robson?

La diciottenne britannica batte Petra Kvitova 11-9 al terzo set, dandole una lezione di personalità, ancor prima che di tennis. Fra gli uomini nessun problema per Federer, Del Potro e Gasquet. Monfils risorge contro Lu ... di MARCO CALDARA

è scoccata l'ora della robson?

di Marco Caldara - foto Getty Images

Il pubblico degli Australian Open ha dovuto aspettare l'ultimo match della quarta giornata, ma alla fine una sorpresa è arrivata. A firmarla la diciottenne britannica Laura Robson, che ha estromesso in rimonta la ceca Petra Kvitova, imponendosi con il punteggio di 2-6 6-3 11-9, dopo 3 ore esatte di gioco. Ma oltre ad aver dominato sull'aspetto tennistico (mostrando, malgrado poca intelligenza tattica, tante ottime soluzioni) la Robson ha inflitto una severa lezione alla rivale dal punto di vista mentale.

A differenza della Kvitova, più volte sul punto di piangere, l'emergente giocatrice inglese ha mostrato grandissima personalità, giocando alla perfezione i punti importanti. Nel set decisivo si è trovata sotto prima per 3-0 e poi per 4-2, ma ha saputo recuperare. Sul 6-5 ha anche servito per il match, lasciandosi riacciuffare, ma la seconda volta non ha tradito. Ha aperto il ventesimo game con un ace, e l'ha chiuso grazie a un errore dell'avversaria, lasciandosi andare a un'esultanza tranquilla e contenuta. Tipica di chi sa che il successo appena ottenuto deve essere solo un punto di partenza, per scalare sempre di più la classifica. E la Robson, che si presentò al grande pubblico vincendo Wimbledon juniores ad appena 14 anni (era il 2008), lo sa benissimo, e oggi ha confermato di averne tutte le possibilità. Per lei ci sarà ora la statunitense Sloane Stephens, a segno per 6-4 6-3 sulla francese ‘Kiki’ Mladenovic. Nell’altro match della sessione serale, invece, vittoria per la ventenne serba Bojana Jovanovski, che nei momenti decisivi si è rivelata più cinica della sedicesima testa di serie Lucie Safarova, superata con un doppio 7-5.

Prosegue invece senza scossoni il tabellone maschile, che, fatta eccezione per Juan Monaco (che si è presentato a Melbourne con un problema al polso) ha promosso al terzo turno tutte le prime 16 teste di serie. Nella sessione serale della quarta giornata ha passeggiato il numero due del mondo Roger Federer, che non ha dato scampo a Nikolay Davydenko. Si pensava che il russo, abile a mettere in mostra a Doha un’ottima condizione fisica, potesse almeno impensierire Roger, ma complice una scarsa profondità il suo tennis piatto non ha per niente infastidito lo svizzero, a segno per 6-3 6-4 6-4 in poco meno di due ore di gioco.

Per Roger diventa quindi realtà la tanto attesa sfida generazione con Bernard Tomic, che diventerà il match di cartello della sesta giornata ed è probabilmente destinato a rappresentare uno dei match più seguiti (se non il più seguito) dell’intera edizione del torneo. Nessun problema nemmeno per Juan Martin Del Potro, che senza mai tremare al servizio ha rifilato un comodo 6-2 6-4 6-2 a Benjamin Becker, e se la vedrà ora con Jeremy Chardy. Insieme a Chardy e Tsonga (che a inizio giornata non aveva dato scampo a Go Soeda), hanno staccato oggi il pass per il terzo turno altri tre francesi. Il più avanti nel ranking è Richard Gasquet, che ha risolto senza alcuna difficoltà (6-3 6-2 6-2 il punteggio) un match contro Alejandro Falla che poteva nascondere qualche insidia, e si contenderà un posto agli ottavi di finale contro il croato Ivan Dodig, a segno (a sorpresa) su Jarkko Nieminen dopo una battaglia di cinque set (6-3 6-7 6-3 6-7 6-1), spalmati su 3 ore e 18 minuti di gioco.

È passato al set decisivo anche Gael Monfils, a segno su Yen-Hsun Lu in una maniera totalmente rocambolesca. Dopo aver vinto al tie-break il primo set e ceduto il secondo nel decimo game, Monfils si è fatto male all'inizio del terzo set. Cercando di recuperare una palla angolata si è distorto la caviglia, e sembrava non essere in grado di continuare. Per tutta la frazione, infatti, non ha praticamente giocato, muovendosi molto lentamente e giocando su due colpi. Ma dopo aver ceduto il parziale per 6-0 è risorto, strappando il quarto set con un eloquente 6-1 e andando a imporsi di misura al quinto, grazie al break ottenuto nel quattordicesimo game. Per lui, sabato, ci sarà il connazionale Gilles Simon (numero 14 del seeding), che ha rimontato e battuto il neo-canadese Jesse Levine, uscito di scena con il punteggio di 2-6 6-3 7-6 6-2.

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